Gesù ci augura la pace, pace che non è solo qualcosa a livello di tranquillità fisica.
Definire la pace è qualcosa di impossibile, la pace si sente, si comprende ma è difficile definirla e ancor di più è difficile definire la pace della Risurrezione.
La pace che Gesù augura ai suoi discepoli e oggi anche a me, a te qualsiasi sia il tuo stato di vita, o la situazione che vivi attualmente, è la pace del cuore.
Pace questa che va oltre le circostanze che viviamo, ovvero, mantenere in pace il cuore senza preoccuparsi eccessivamente con le cose, con le persone, con il passato o addirittura con il futuro. È vivere bene l’oggi come ci insegna Santa Teresa del Bambin Gesù. Il passato è ormai passato e il futuro ancora non ci appartiene è nelle mani di Dio che per noi desidera solo il meglio. L’oggi, il tempo presente, è l’unico che è nelle nostre mani e che realmente è nostro. Questa pace di cui ci parla Gesù però dipende fondamentalmente da come è il nostro atteggiamento con Dio.
Essendo la pace dono Suo, chi si oppone sia consciamente che inconsciamente alla Volontà di Dio non potrà mai godere di una vera pace.
Sant’Agostino ci insegna che “il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in Dio” perché il cuore dell’uomo è fatto per Dio, ma affinché ciò avvenga bisogna che l’uomo lo voglia interamente. Gesù ci dona la Sua Pace ma affinché questa pace sia piena, e porti veramente frutto in noi dobbiamo essere abbandonati a Lui, sapendo che tutto ciò che Lui permette in noi è sempre per il nostro bene!
Allora si che potremmo veramente sperimentare la Pace del Signore!

SPUNTI DI RIFLESSIONE

Hai già fatto esperienza della pace che viene da Dio?

Come ti comporti dinanzi alle situazioni che ti fanno perdere la pace?

Raccontacelo scrivendo a info@carmelitanemessaggere.it