Noi abbiamo l’abitudine di invocare santa Teresa soltanto sotto il titolo di Teresa di Gesù Bambino dimenticandoci il “ del Volto Santo” una cosa che può sembrare senza importanza, però nel Carmelo il nome è un suggerimento di uno mistero da vivere, e se noi guardiamo attentamente possiamo osservare il mistero che ha vissuto la nostra santa, infatti l’incarnazione e la passione sono espressione dello stesso mistero, l’abbassamento del Figlio di Dio, che Teresa onora con il suo nome e con la sua vita.
Teresa ha imparato a contemplare questo Gesù che si abbassa, nella sua incarnazione annichilendo la grandezza della sua divinità incarnata e della sua umanità divinizzata assumendo lo stato dell’infanzia, fino all’annichilamento supremo della sua passione e morte, infatti nella lettera ai filippesi leggiamo che Lui “essendo di natura divina non stimò un bene irrinunciabile l’essere uguale a Dio, ma annichilì se stesso prendendo la natura di servo, diventando simile agli uomini, facendosi obbediente fino alla morte e alla morte de croce.” (Fl 2,6-8 ). Ed è con questo sguardo innalzato a Cristo che sta il segreto della piccola via di Teresa.
Che cosa è la piccola via se non un camino di umiltà? Nei suoi scritti è possibile cambiare la parola piccolezza per la parola umiltà e trovare spesso lo stesso senso, perchè essere piccolo non è altro che essere umile. L’abbandono al Padre e alla sua volontà il riconoscimento delle nostre debolezze e limiti, la fiducia di un bambino che è completamente dipendente non è altro che l’umiltà di chi si sa creatura.
Teresa ha capito che è l’umiltà la virtù che vince le tenebre, una delle sue “ricreazioni pietose” ha proprio questo titolo “il trionfo del’umiltà”. Ma Teresa non rimane soltanto nella superficie dei bei pensieri, lei stessa ha detto che la santità non è fatta soltanto dei bei pensieri, negli ultimi istanti della sua vita chiede alla sua Madre priora di prepararla per morire bene e questa risponde che lei ha vissuto sempre nell’ umiltà, e per questo era già preparata, quello che è vero e che permette alla santa di concludere dicendo credere avere veramente capito che cosa sia l’umiltà del cuore.
E noi, come possiamo imparare l’umiltà del cuore? Il punto di partenza per Teresa è stato lo sguardo rivolto a Cristo e è questo il primo passo che dobbiamo dare, contemplare il Cristo umile, e poi cercare di essere coscienti della nostra piccolezza davanti a Lui, ma non per fare delle nostre fragilità e limiti una scusa per non andare avanti, ma un motivo di abbandono nelle mani di colui che sappiamo che ci ama infinitamente, e che può fare quello che noi non riusciamo per noi stessi.
Che Teresa ci aiuti in questo camino, con il suo esempio e la sua preghiera, lei che ha voluto passare il suo cielo a fare il bene sulla terra.
Sr. Emanuela Prisco CMSS